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IL BURDEN DEL CAREGIVER

Aggiornamento: 2 apr



ll caregiver oncologico ha un compito complesso, difficile da comprendere appieno per chi non è coinvolto. La cura del paziente con cancro richiede non solo tempo, organizzazione e tenacia, ma anche abnegazione, sensibilità e capacità di mettere in discussione i propri ritmi e le proprie priorità per adeguarle al contesto.

Tutto ciò, inevitabilmente, si ripercuote sul benessere del caregiver, in primis quello psicologico. Quali fattori di rischio specifici possono condizionare la salute mentale e la qualità di vita del caregiver oncologico? È un quesito al quale hanno cercato di rispondere alcuni studi clinici apparsi negli ultimi anni. Un esempio è lo studio Quality of Life of Caregivers of Older Patients with Advanced Cancer, che ha visto la partecipazione di oltre 500 pazienti, di cui più di 400 con un caregiver. Secondo l’analisi, il 43,5% dei caregiver hanno dichiarato di provare angoscia, il 24,4% ansia e il 18.9% depressione. Alcuni fattori specifici sembravano peggiorare la qualità di vita dei caregiver, come la compromissione delle funzionalità fisiche della persona in cura o le sue difficoltà nutrizionali. In definitiva, il benessere psicologico del caregiver non è messo alla prova soltanto dal ruolo in sé, ma anche dalle condizioni fisiche della persona di cui deve prendersi cura e dalla gravità del suo stato.

Con il termine burden del caregiver si intende una particolare risposta allo stress cronico che viene percepito dai caregiver e dovuto alle loro azioni di cura nei confronti di familiari ammalati. Il burden del caregiver è una sindrome con manifestazioni psicofisiche simili al burnout, con una sensazione crescente di stanchezza e di esaurimento emotivo, che può portare ad un calo delle difese immunitarie, allo sviluppo di sintomi psichici come ansia e depressione, e con problematiche varie come disturbi del sonno, disturbi gastro-intestinali e un generale peggioramento della qualità di vita. Per affrontare efficacemente il burden del caregiver può essere necessario un intervento professionale mirato. Il burden del caregiver è essenzialmente una forma di stress, che tende a cronicizzarsi quanto più si prolunga la situazione di accudimento, e si manifesta nelle forme più disparate e soggettive.


I principali sintomi sperimentati dal caregiver quando questa condizione di stress persiste per molto tempo sono:


  • Problemi del sonno

  • Problemi nell’appetito

  • Flessione dell’umore

  • Difficoltà di attenzione e concentrazione

  • Difficoltà a ricordare

  • Irritabilità, ansia

  • Preoccupazione persistente

  • Sintomi da somatizzazione

  • Facilità ad ammalarsi

Spesso il caregiver può sentirsi ipercoinvolto, sentendo di aver assunto una responsabilità che non può delegare, al punto da percepire come una propria colpa anche eventuali criticità o peggioramenti nel proprio parente ammalato. L’intensità dei sintomi può essere tale da portare il soggetto a dover ricorrere egli stesso ad una cura medica.

Risulta quindi molto importante prendersi cura di se stessi nel momento in cui si svolge questo ruolo.

Ci sono tanti modi attraverso cui fare questo; l’aiuto di un professionista è sicuramente uno dei più utile affinchè il caregiver sia aiutato a:

  • Imparare a conoscere i campanelli di allarme del nostro corpo e prendere consapevolezza delle difficoltà così come si presentano nella nostra vita: pensieri, emozioni e sensazioni difficili;

  • Trovare modi per gestire lo stress che deriva dalle nostre reazioni automatiche a queste difficoltà;

  • Comprendere la malattia, la sua concezione come qualcosa che è al di fuori del nostro controllo e non un problema da risolvere;

  • Contattare con gentilezza i propri sentimenti difficili, il senso di impotenza e di perdita, al di là dei vissuti che spesso si cerca di evitare: la rabbia, la tristezza, la paura;

  • Migliorare la vita di tutti i giorni, scegliendo ogni comportamento non come semplice conseguenza della malattia che ha coinvolto tutta la famiglia, ma ritrovando la capacità di scegliere nel quotidiano le proprie azioni, dando loro significato.

Nelle sezione Strategie per il benessere” e “Mindfulness & Tecniche di rilassamentopuoi trovare delle strategie iniziali per poter affrontare ciò.


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