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L'INSODDISFAZIONE LAVORATIVA

Aggiornamento: 2 apr


La soddisfazione lavorativa o job satisfaction è intesa come l’atteggiamento positivo di una persona nei confronti del lavoro che svolge e che può sia influenzare la performance dell’operatore sanitario sia la qualità delle cure. Un ambiente di lavoro che favorisca un buon reciproco supporto professionale, opportunità di sviluppo e crescita, può aumentare la soddisfazione lavorativa. L’ autonomia professionale rappresenta un’area di soddisfazione e la percezione di una giusta autonomia lavorativa incrementa la soddisfazione lavorativa, riduce lo stress lavoro-correlato e l’intenzione a lasciare il lavoro.

I professionisti che hanno un’autonomia ridotta mostrano una diminuzione sostanziale della professionalità nello svolgere il lavoro. In accordo con la letteratura, l’identità professionale è designata dall’insieme degli atteggiamenti, dei valori, delle conoscenze, delle credenze e delle abilità che vengono condivise con gli altri professionisti all’interno di un gruppo di lavoro; nei vari studi pubblicati si evidenzia quanto i professionisti che hanno una forte identità professionale offrono una valida assistenza ai pazienti nei contesti sanitari, sviluppano competenze migliori in ambito clinico per contribuire alla soddisfazione del paziente e mostrano standard di lavoro più elevati. Lo sviluppo di un’identità professionale fa sì che la soddisfazione personale aumenti e diminuisca l’insoddisfazione per il proprio lavoro. In letteratura la retribuzione è percepita dal prestatore d’opera come un importante riconoscimento, come conseguenza dei risultati ottenuti e rappresenta uno strumento che garantisce il sostentamento, ma che influisce notevolmente sulla soddisfazione lavorativa. Invece, l’insoddisfazione retributiva induce a comportamenti indesiderati dei dipendenti come l’assenteismo, la volontà di scioperare e la riduzione delle prestazioni lavorative. In letteratura, il lavoro di equipe è un fattore indispensabile che garantisce una condivisione delle informazioni sulle attività con lo scopo di raggiungere obiettivi assistenziali e organizzativi comuni. La collaborazione e le interazioni con i colleghi determinano un grande peso nella valutazione della soddisfazione lavorativa. Questo è un fattore che tutti i dirigenti dovrebbero avere chiaro e su cui far leva per migliorare la qualità degli ambienti lavorativi. Altro aspetto che concorre alla soddisfazione lavorativa riguarda Il coinvolgimento emotivo che si viene a creare con il paziente, che ha ricadute sugli operatori che tendono a percepire il fallimento della cura come un fallimento personale. La patologia, la complessità dei trattamenti, la morte, le questioni etiche correlate risultano fattori stressogeni che influenzano l’operatività quotidiana. Diversi studi dimostrano un’incidenza maggiore in strutture che si occupano prevalentemente di patologie croniche, nello specifico oncologia, psichiatria, malattie infettive, ma anche reparti come rianimazione e pronto soccorso. L’interesse e l’amore per la professione, così come l’impegno quotidiano, non sempre riescono a proteggere l’individuo dal logorìo professionale, dalla sensazione di non farcela più, dalla disillusione che si matura con il passare degli anni, quando la realtà sostituisce i sogni e gli ideali professionali. L’esperienza lavorativa insegna che nelle professioni di aiuto un certo grado di stress è inevitabile e talvolta può rappresentare un segno di sensibilità e di vicinanza all’altro, a condizione però di rimanere entro certi limiti e di ricevere attenzione e risposte adeguate dalle organizzazioni. Diversamente il malessere trascurato rischia di portare l’operatore a instaurare barriere emotive che determinano un eccessivo distacco dal paziente, fino ad arrivare a problematiche importanti come ad esempio la sindrome del burnout.

Se anche tu stai attraversando un momento di difficoltà, nella sezione “Strategie per il benessere” e “Mindfulness & Tecniche di rilassamento” puoi trovare dei contenuti utili quali tecniche di rilassamento, tecniche immaginative e spunti per attività ricreative che possono aiutarti a recuperare lo spazio personale perduto.


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