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MAGGIOR SENSIBILITA' DELLA PELLE AI RAGGI SOLARI

Aggiornamento: 28 mar


Il rischio principale cui si va incontro prendendo il sole durante la chemioterapia è quello della fotosensibilizzazione.

Si tratta di una reazione avversa della cute a seguito di un’esposizione poco corretta ai raggi solari. Si può manifestare sotto forma di rossori e pruriti, bolle e, in altri casi, anche in macchie della pelle. Gli effetti della fotosensibilizzazione cutanea, inoltre, possono verificarsi sia nelle ore successive sia trascorso qualche giorno dall’esposizione. 

Quando si desidera trascorrere un po’ di tempo all’aria aperta o vivere qualche giornata di mare nel corso dell’estate e si ha una pelle sensibilizzata dovuta a terapie oncologiche in corso o a cicli di chemio conclusi in un passato recente, è necessario prestare ancora più attenzione del solito. Infatti le reazioni avverse al sole possono accrescere ulteriormente l’irritazione della pelle intaccando la sua barriera cutanea, già ampiamente compromessa dalla chemioterapia.

Alcuni farmaci usati per il trattamento della patologia oncologica, infatti, aumentano la reattività della pelle nei confronti di determinate sostanze o fenomeni fisici. È quindi fondamentale proteggere sempre le zone esposte al sole con solari a elevata protezione.

Nei mesi più caldi ma in generale durante l’intero corso dell’anno, altro fattore che mette a repentaglio la pelle sensibilizzata di chi si espone al sole è l’impoverimento di capelli e peli (ciglia e sopracciglia) che può verificarsi quando si assumono questi medicinali. Il cosiddetto effluvio, penalizza ancora di più le possibilità di difesa della pelle. 

La conseguenza dell’esposizione al sole durante la chemioterapia può essere una scottatura più o meno grave che può lasciare cicatrici o macchie permanenti. Spiacevoli in sé, queste reazioni avverse possono peggiorare il tuo disagio psicologico, aggiungendosi al già pesante carico fisico ed emotivo associato alla malattia. 


Consigli per l’esposizione al sole durante la terapia

Rispetto al passato, gli oncologi non vietano di recarsi al mare ai pazienti ma consigliano prudenza nell’esposizione solare.

Oltre ad evitare di esporsi al sole nelle ore centrali della giornata (per intenderci dalle 11 alle 17), quando le radiazioni esprimono il loro potenziale offensivo massimo, è importante mettere sempre una crema solare anti UV. 

Inoltre, è utile sapere che le aree cutanee che sono state sottoposte a radioterapia devono essere coperte con indumenti di cotone o lino in colore chiaro. Esistono anche indumenti in tessuto speciale che possono essere indossati durante il bagno, riparando dal sole e asciugando in pochi minuti. Infatti, la pelle sottoposta a radioterapia, se non protetta adeguatamente, può rischiare fenomeni di riacutizzazione della pelle già sensibilizzata.

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